Arrigo Manusardi “JIU-JITSU e SAVATE (per la difesa personale)”. Edizioni Zibetti, Milano, 1958

 

Conoscere tutta la Savate: SavateBoxe de Rue

     Che cos’é la Savate-Boxe de Rue ? Al giorno d’oggi, con il termine Savate/Boxe de Rue (it. Boxe da Strada, fr. Savate de Rue o Savate de Défense o Défense dans la Rue, ing. Street fighting come termini equivalenti), si intende la struttura tecnicamente evoluta dell’antica Savate, che è un sistema di combattimento con “pugni / calci / lotta / bastoni / lame”, praticato con metodi differenti e variegati sia nell’Armata reale francese prima e in seguito nell’esercito napoleonico e nella Legione straniera, sia nei bassifondi di Parigi, Genova, Marsiglia e di altre città europee.

    Riproposta per la prima volta in Francia diversi anni orsono dal lavoro infaticabile del grande savateur e addestratore militare Prof. Robert Paturel, la Savate-Boxe de Rue ritrova oggi spazio in Nord-Italia anche per opera di un veterano della Savate-Boxe Française e street fighter dei quartieri milanesi di periferia René Manusardi, che insieme agli altri due Maestri di Savate Stefano Gennaccari e Giorgio Alì, diffondono in modo evoluto tutte le preziose conoscenze di questa antichissima disciplina europea.

     René, nei tempi odierni prosegue l’esperienza integrale della Savate del compianto nonno il maestro Arrigo Manusardi (1902-1967). Arrigo Manusardi, padre di Italo, è il capostipite della Savate in Lombardia; membro fondatore del CNBF/Comité Nationale de Boxe Française a Parigi; intimo amico del Comte Pierre Barozzi dit Baruzy e di Sylvain Salvini; promotore del lancio della Savate genovese a livello internazionale attraverso l’opera di mediazione svolta tra Baruzy e i dirigenti delle storiche palestre di Genova Andrea Doria e Goffredo Mameli. Creatore, secondo l’erudizione storica di Salvini, del fouetté bas de la jambe arriere o fouetté bas droite, ancora oggi denominato dai vecchi professeurs, e a dire dello stesso Salvini, “le coup de Manusardì”.

Continuità tra SavateBoxe de Rue e Savate-Boxe Francese

   La Savate-Boxe Francese è una riduzione a sport del ring dell’antica Savate da Strada, cioè alle sue sole tecniche di piede (calci) a cui, nei primi decenni del XIX secolo, vennero associati i colpi del Pugilato sportivo (English Boxe/ Boxe Anglaise).

    Permeata dallo spirito europeo e occidentale proprio degli sport olimpici, che persegue una mentalità evolutiva di continuo perfezionamento tecnico e di ricerca di una sempre migliore efficacia, anche la Savate-Boxe Francese si è molto evoluta tecnicamente, passando dalla ingenua bellezza del gesto atletico proprio dei primordi all’odierna potenza tecnica, non disgiunta però da lealtà, stile, scioltezza ed eleganza proprie della morfologia longilinea dell’uomo occidentale. Insieme a Thai Boxe e Kick Boxing, la Boxe Française-Savate viene considerata uno tra i più temibili sport del ring.

 Il medesimo destino di evoluzione tecnica è stato seguito dall’attuale Savate-Boxe de Rue. Nella Scuola Manusardi, in ossequio ai vecchi Maestri vengono gelosamente conservate anche le antiche tecniche della Tradizione francese che, in ordine di tempo, sono le prime ad essere insegnate agli allievi di Savate-Boxe de Rue.

    Essendo in continua evoluzione verso una migliore efficacia pratica volta a sconfiggere l’aggressore, la Savate-Boxe de Rue in Italia, già dai tempi dei corsi di difesa personale del maestro Arrigo Manusardi non ha mai temuto il confronto e la contaminazione, inserendo anche alcune efficaci tecniche derivate dalla lotta libera, dalla lotta greco-romana, da sport orientali, soprattutto il ju jitsu o da tecnologie di elite militari. Questo modo di procedere, è coerente con la mentalità olimpica e con il DNA europeo di evoluzione tecnica occidentale.

    Si può quindi affermare senza ombra di dubbio che se la Savate-Boxe Francese e l’unico sport del ring calci/pugni rigorosamente europeo, così la Savate-Boxe de Rue è l’unica vera arte marziale e l’unico sistema di difesa personale geneticamente europeo.

Le origini della Savate-Boxe de Rue

    Bisogna sfatare il mito secondo cui sia la più conosciuta Savate-Boxe Francese che il suo precursore ossia la Savate-Boxe de Rue, siano sostanzialmente una volgare scopiazzatura della Boxe praticata in Birmania (territorio di tardiva influenza commerciale francese) o dei primi maestri di lotta giapponese, che già nei primi decenni del 1800, cominciavano a far conoscere i loro sistemi di difesa personale nelle capitali europee, in particolare a Londra.

    Gli studi storici portati avanti per più di 30 anni dal compianto maestro di BF-Savate Sylvain Salvini, le testimonianze archeologiche dell’antichità greco-romana, i testi e le tavole di scherma da guerra integrata alla difesa personale che possediamo dal Rinascimento in poi (almeno a partire dal Fechtbücher di HansTalhoffer, anni 1420-1490), la tradizione barbarica diffusa nelle tradizioni popolari della lotta bretone, lotta turca, kick del Devonshire, Savate parigina, Chausson Marsigliese, lotta coi calci sarda e tante altre forme di lotta totale, dimostrano inequivocabilmente l’origine europea della Boxe de Rue e del suo figlio primogenito, la Savate-Boxe Francese.

    La riscoperta dell’antico Pankration documentata da parte del Salvini e da altri storici e archeologi, nonché la sua odierna forma con cui oggi viene insegnato come precursore greco-romano delle attuali MMA (Mixed Martial Arts), vedono in esso il fondamento più antico, ma non l’unico, della Savate-Boxe de Rue.

    La Savate-Boxe de Rue si accresce e accomuna in sé anche tutta l’esperienza bellica romano-barbarica, medievale e rinascimentale della pugna ossia la mischia, il momento dello scontro tra due gruppi guerrieri, quando l’ingegno personale delle mani guantate e delle calzature da guerra doveva supplire spesso lo spezzarsi di un’arma o la sua perdita. Inoltre, la tradizione pacifica delle varie lotte locali, praticate dalle etnie europee in periodo di pace durante le fiere e le feste di comunità, contribuiscono ulteriormente alla cristallizzazione di un sapere tecnico marziale propriamente europeo.

    Quindi, attraverso il doppio filone degli eserciti europei da una parte e di quello delle tradizioni contadine e urbane dall’altra, ecco che, partendo dal Pankration greco-romano, questo variopinto sapere tecnico marziale e di difesa si arricchisce della cultura bellica e ludica barbarica, passa attraverso il feudo, il castello e l’abazia medievali, risale le libere città comunali e le Signorie rinascimentali fino ad arrivare a trovare una propria forma più completa di altre nella Francia monarchica pre rivoluzionaria e poi dell’Impero napoleonico, ricchi di tradizioni marziali e popolari.

    In questa ammirabile e vastissima tradizione, troviamo testimonianza di testi scritti come pure d’immagine di stampe e poi fotografiche, di quella che al giorno d’oggi resta il più antico e valido sistema di autodifesa europea: la Savate-Boxe de Rue.

La Savate-Boxe de Rue è un’arte marziale europea altamente educativa

 

   Oggi più che mai, di fronte all’aggressione consumistica del mercato globale e al tentativo livellatore di un governo unico mondiale, tutti i popoli della terra sentono indistintamente il bisogno di preservare le loro tradizioni umane e spirituali come pure la loro cultura, unendosi attorno a quelle realtà universali di pace, di dialogo, di fraternità e di libertà rappresentate dallo sport, dalla musica e, soprattutto, da internet.

    Il risveglio della tradizione marziale europea e occidentale, soprattutto attraverso il recupero della Scherma da Duello e della Savate-Boxe de Rue, diventa così, in conformità allo spirito olimpico, un motivo in più di fraterno dialogo e di confronto con le culture marziali e sportive orientali, afro-americane e medio orientali.

    Come già per la Scherma da Duello, così pure per la Savate-Boxe de Rue, lo spirito che anima queste due antiche e attuali discipline è quello della cavalleria medievale, che oggi, sotto la spinta della cinematografia HD, sembra sempre più radunarsi attorno alle figure dei condottieri antichi, medievali, rinascimentali e dei cavalieri templari.

  Si è così prepotentemente risvegliata nella coscienza europea il simbolo e la memoria storica del cavaliere cristiano romano-germanico. Guerriero senza macchia e senza paura, che non arretra mai di fronte al pericolo, che accetta di difendere con le proprie forze il povero, il debole, l’orfano, l’anziano, la vedova, che è pronto ad offrire la vita per la libertà del suo popolo e per quella dei popoli oppressi, che sa accogliere nella sua terra con senso di umana giustizia e di rispetto lo straniero, il pellegrino ed il viandante, che non vive per il denaro e per il potere ma per una chiamata e per una missione di pace sentita nel profondo della coscienza come onore, fedeltà, altruismo e purezza interiore.

   Questa somma di valori altamente educativi e di rilevante coesione sociale, vero patrimonio morale e spirituale dei nostri popoli europei nell’attuale periodo di grandi migrazioni di etnie e di culture terze verso l’Europa, sono quello che un insegnante di Savate-Boxe de Rue deve saper trasmettere alle future generazioni di cittadini del continente europeo, se vuole essere un custode della Tradizione dei Padri e un formatore di coscienze libere e responsabili.

La Savate-Boxe de Rue come sistema completo di difesa personale

    Come già detto, la Savate-Boxe de Rue ha una sua tradizione tecnica millenaria, è un sistema completo ma in perenne evoluzione, è animata dallo spirito olimpico di continuo perfezionamento e di sempre migliore efficacia tecnica, vive di nuove scoperte date dalla creatività “pratica” dei maestri, è in continuo dialogo con gli altri sistemi evoluti di difesa personale come il krav maga israeliano e lo spetnaz russo, ripone una grande stima nei sistemi di lotta olimpici e tradizionali occidentali, nel ju- jitsu, nell’aikido e in tutte arti marziali orientali.

     La Savate-Boxe de Rue è quindi in grado di manifestare una sua personalità specifica ed una sua diversità, nel composito panorama offerto dai sistemi di difesa personale. Un carattere specifico che gli deriva dalla pratica “realistica” dello scontro fisico, così come veniva insegnata nella “metodologia in perenne evoluzione olimpica” del Maestro Arrigo Manusardi e dagli eredi della sua Scuola.

     Per questi motivi, oggi il mondo delle MMA (Mixed Martial Arts) pone sempre maggior attenzione alle tecniche della Savate sportiva e da strada conosciute per mezzo del Vale Tudo brasiliano, e queste tecniche vengono applicate nella misura in cui sono adattabili agli attuali regolamenti propri delle MMA.

Proviamo ora sinteticamente a descrivere gli elementi più significativi della metodologia “da strada” propria della Savate-Boxe de Rue.

  1. La Savate-Boxe de Rue è un sistema che, affinando molto l’istinto e l’intuito anche attraverso speciali tecniche di respirazione, in molti casi anticipa la auto-difesa attraverso l’attacco preventivo.
  2. La Savate-Boxe de Rue non si limita ad una soluzione tecnica semplice, ma prevede, la possibilità concreta di trovarsi anche di fronte ad un aggressore esperto nella rissa, capace cioè di attuare finte, distrazioni, inganni, contromosse e convincenti strategie psicologiche che incutono timore e paralisi nell’aggredito.
  3. La Savate-Boxe de Rue non propone la fuga ad aggressione risolta, ma, per motivi di incolumità personale e di terzi, obbliga ad accertarsi scrupolosamente della effettiva capacità di non nuocere più da parte dell’aggressore.
  4. La Savate-Boxe de Rue, di ogni caso specifico di aggressione, oltre a prospettare solo le varianti più efficaci, propone sempre tre soluzioni tipiche, direttamente proporzionali alla pericolosità dell’aggressore, di cui l’ultima viene insegnata solo alle Forze Speciali (Special Forces), e vengono così denominate
  1. Neutralizzazione o atterramento.
  2. Abbattimento o KO.
  3. Annientamento o EF.

René Manusardi

Professeur de Savate-BF

MMA Striking Coach

Tel.: +39 338 4703 573

email: renato.manusardi@gmail.com